Ringraziamenti

Al termine di questo anno scolastico, come ogni anno, abbiamo ricevuto dalle famiglie dei nostri studenti tante lettere di ringraziamento; tra queste, una in particolare ci ha reso davvero orgogliosi per il lavoro svolto con i nostri ragazzi. Parole come quelle espresse nella lettera che volentieri qui di seguito pubblichiamo ci danno forza, entusiasmo e determinazione nel proseguire con il nostro stile educativo, nonostante le difficoltà che a volte incontriamo.

Ciascuno con il proprio ruolo, tutti lavoriamo con passione e ci prendiamo a cuore ogni studente, cercando di capirne le fragilità e valorizzandone le potenzialità; ciò che molto spesso manca ai ragazzi che hanno avuto un percorso negativo sono la fiducia in se stessi e la consapevolezza delle proprie capacità ed è proprio su questi aspetti che cerchiamo di lavorare.

Ci riempie di gioia vedere ragazzi che, spesso considerati incapaci o inadeguati dalle istituzioni scolastiche precedenti, riescono finalmente ad esprimere se stessi e a raggiungere risultati talvolta straordinari, impensabili all’inizio del percorso.

Qui di seguito il testo della lettera:

Care dott.ssa Ester e sig.ra Cecilia, cari professori e professoresse,

la presente per ringraziarvi tutti per averci accompagnato quest’anno consentendo a nostro figlio di “maturare”.

Anche se cercheremo di passare di persona per avere l’occasione di salutarvi con la dovuta attenzione, ci teniamo a condividere alcune valutazioni che spero rafforzino il vostro progetto educativo inviso a quelli, purtroppo molti,  che in luogo della reale maturazione dei nostri ragazzi preferiscono un atteggiamento passivo quandanche di facciata.

 Non è stato facile essere i genitori  di nostro figlio scolaro, persona buona, generosa, intelligente, con uno spiccato senso della giustizia e al contempo un osservatore spietato di tutti noi adulti, un provocatore, un ribelle.

 Anno dopo anno si è disinnamorato del percorso scolastico, la sua curiosità non ha trovato luogo nelle lezioni dei professori, la scuola è stato il suo palcoscenico per mostrare rabbia e disappunto, fino a quest’anno con voi.

 Io stessa, laureata in pedagogia e per anni impegnata nella scuola, a poco a poco mi sono convinta di sbagliare e  ho cominciato a contrappormi a mio figlio invece di  tentare di comprendere l’origine del suo disagio, ho accettato “analisi“ sul mio ragazzo improprie e arroganti e mi sono persuasa che lui e anche noi come famiglia fossimo inadeguati.

Poi, per fortuna, siamo approdati alla vostra scuola, al vostro approccio di ascolto, finalizzato ad adeguare il percorso alle competenze e  alle difficoltà ed esigenze di ognuno dei vostri ragazzi.

Il vostro stile educativo e pedagogico riflette i grandi della nostra storia della formazione i cui insegnamenti purtroppo rimangono reclusi ai convegni e alle commemorazioni, penso anche “solo” a Don Milani e al potere esplosivo del suo sguardo sui ragazzi, alla capacità di quell’approccio di “creare” uomini e donne vere, disposti a battersi per la giustizia, a lavorare per costruire un mondo migliore sentendosi utili e capaci.

Sono davvero contenta che mio figlio sia finito nella vostra scuola con il gatto, la “Ceci” in segreteria, la Preside sempre attenta ed affettuosa, i professori giovani ed entusiasti.

Cara Ester, lei ed i suoi collaboratori costruite un percorso umano e culturale prezioso.

Perseverate, non mollate neppure se un “suo” ragazzo per celebrare la fine di un percorso estremamente sofferto decide di fare il “botto”.

Grazie a tutti dai genitori di uno studente finalmente “maturo”.

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